Il Cabernet Sauvignon è il protagonista del parco vitato di Tenuta Liliana.
Elegante per natura, grazie alla sua personalità e resilienza, questo vitigno ha trovato il suo habitat nel Salento
e ne canta l’intensità con sorprendente finezza.
Pochi filari di Cabernet Franc, Petit Verdot e Sauvignon Blanc,
completano l’espressione del parco vitato.

Con un linguaggio enologico comprensibile a tutte le latitudini, il Cabernet Sauvignon di Tenuta Liliana traduce con precisione il proprio territorio. Ricerca e intuizione hanno orientato la proprietà su una decina di diversi cloni e portinnesti che rispondono in modo accurato ai differenti suoli delle parcelle della Tenuta.

Tenuta Liliana, Vigneto Cabernet Sauvignon Contrada Specchia, Parabita (Le)

L’azienda persegue sin dal principio una coltura rigenerativa che punta all’equilibrio e a fare squadra con la natura circostante. I vigneti sono stati piantati a partire dal 2018 con l’intento di trasformare terreni incolti in giardini e dalla vendemmia 2024 sono tutti a regime biologico. Le viti sono piantate ad una densità di 6000 piante/ettaro, il sistema di allevamento principale è a cordone speronato e i filari sono orientati in modo da proteggere il più possibile i grappoli nelle ora più calde. La tenuta inoltre può contare su due stazioni meteo per monitorare e intervenire tempestivamente in caso di necessità.

I 13 ettari vitati, ricchi di biodiversità, sono curati costantemente: le pecore si occupano di diserbare e concimare il terreno e, per lo stesso motivo, gli sfalci periodici vengono inglobati nel suolo;  in inverno le piante sono sottoposte ad una potatura importante in modo che possano produrre, nell’estate successiva, il giusto quantitativo di uva; per i trattamenti sono previsti rame, zolfo e polvere di roccia che difende la pianta da temperature troppo alte. I grappoli sono coccolati fino alla vendemmia che si svolge manualmente, parcella per parcella,  quando l’uva ha raggiunto la maturazione perfetta.