Esiste un legame tra una zona di produzione ed il sapore dei prodotti che da essa sono generati?

terroir

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1603534864457{margin-bottom: 0px !important;}”]Clima e quindi umidità e temperatura, esposizione al sole, tipologia e profondità del terreno, l’altitudine, i microrganismi influenzo o no il gusto di un prodotto?

E la influenzano in modo così netto e riconoscibile indipendentemente dalla mano dell’uomo?

Forse oggi possiamo dare una risposta positiva a questa domanda.

Poiché ricercatori dell’Università di Salt Lake city (Food Chemistry, Volume 320, 1 Agosto 2020) hanno dimostrato come particelle di minerali sono persistenti nel tempo e caratterizzano l’aroma del caffè, che quindi acquisisce un gusto diverso a seconda della zona di produzione.

Facendo il percorso inverso i Chimici della Towson University   sono riusciti a risalire all’origine geologica del chicco di caffè analizzando i composti chimici di ogni chicco.

Ma la scoperta che consacra l’importanza del terroir è quella che hanno condotto i chimici dell’università di New York (Food Chemistry, Volume 321, 15 Agosto 2020), i quali analizzando molecole in grado di modificare gli aromi, hanno avuto riscontro come queste molecole possono essere influenzate dal Ph basso o dalla presenza di altri enzimi nel terreno, caratterizzando in modo unico il prodotto.

Siamo ancora sicuri che il Terroir è solo una invenzione dei vignaioli francesi?

Tenuta Liliana Staff

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