Ospitalità e Vino
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[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1647417232744{margin-bottom: 0px !important;}”]Appassionarsi al mondo del vino è un po’ come appassionarsi al mondo dell’arte: quando ci si imbatte in un nuovo artista, si coglie con piacere l’occasione di una sua mostra per poterlo conoscere “dal vivo”; così, allo stesso modo, quando si vuole comprendere davvero un vino è necessario conoscere il luogo in cui questo nasce.
Chi mastica il vino sa che esso è il risultato di un’affascinante sinergia tra natura e uomo, anche riassunta nella parola Terroir.
Il Terroir è un termine francese che non trova una vera e propria traduzione nella nostra lingua, ma che racchiude nel suo significato l’interazione tra clima, terra, vite, luogo e tradizioni (in quest’ultima categoria rientra l’uomo e le sue tecniche).
Questa interazione da vita a un vino e alle sue caratteristiche.
E’ perciò conoscendo il Terroir che si conosce un vino ed è per questa ragione che l’opportunità di visitare l’azienda produttrice con i suoi vigneti, le sue genti e la sua cantina, è sempre un’occasione importante.
Le visite in azienda solitamente iniziano con una passeggiata guidata tra i filari che consente di apprendere informazioni indispensabili come la composizione del terreno, le uve scelte, l’esposizione, lo stato e l’età delle vigne, ma, anche e soprattutto, permette di informarsi circa la scelta dei trattamenti e la conduzione del vigneto.
Il tour potrebbe proseguire alla volta della cantina dove avviene la magia: qui, in primis, si può notare la cura del luogo e la sua pulizia che sono dati decisamente importanti, in seguito il racconto del produttore permette di capire meglio cosa sta avvenendo ossia quali sono le tecniche di
produzioni scelte, quali i materiali per l’affinamento, in che fase della produzione si è, quali tecniche enologiche si usano.
In cantina, se si è fortunati, si potrebbe anche assaggiare il vino in fase di riposo, prima di essere imbottigliato, momento che consente di comprendere l’evoluzione di questa affascinante bevanda.
Dopo la cantina di solito arriva il momento più distensivo, la degustazione. Una degustazione orizzontale (ossia delle varie etichette) permette all’ospite di capire quali vini si producono in azienda, mentre una degustazione verticale (stesso vino, ma annate diverse) favorisce la comprensione delle potenzialità del vino in questione.
Queste visite, quindi, permettono di contestualizzare il vino. Dovrebbe essere questo il fine degli appassionati e dei curiosi: creare una mappatura mentale che approfondisca i vari luoghi o intere regioni e, passo dopo passo, scendere sempre più in profondità, riducendo il campo fino a comprendere l’essenza poliedrica di ogni pezzo di terra.
Concedetemi però, cari lettori, un post scriptum. Bisogna sempre ricordare che le visite in azienda sono un po’ come le cene a casa di amici: la casa infatti sarà sempre abbellita per l’occasione e la polvere nascosta sotto il tappeto, perciò ciò che serve è un occhio attento e la capacità di ascoltare ogni informazione sapendo però discernere tra ciò che è vero e ciò che vuole sembrarlo.
Ilaria Giardini per Tenuta Liliana[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_single_image image=”1375″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center” onclick=”custom_link” img_link_target=”_blank” title=”Ospitalità e Vino” link=”http://www.tenutaliliana.com/en/member”][/vc_column][/vc_row]